Almè

Blasonatura

Di rosso alle tre cotisse d’argento, poste in banda; sul tutto due torri dello stesso, murate di nero.

(DPR 19/4/1956, CONCESSIONE)

 


Note

Lo stemma di Almè, concesso nella seconda metà degli anni Cinquanta, si fonda sulla storia del paese e sulla sua importanza avuta sin dai tempi dei Romani come centro di comunicazione. Con la delibera di consiglio comunale del 21 maggio 1955, presieduto dal sindaco Giuseppe Crotti, fu approvato lo stemma come delineato dai bozzetti predisposti dallo Studio Araldico di Genova. Le tre cotisse d’argento, poste in banda, delle fasce più piccole di quelle ordinarie, disposte secondo un andamento obliquo dall’alto a destra al basso a sinistra, eviden- ziano il complesso stradale che solca il territorio, mentre le due torri d’argento ricordano le fortifica- zioni del paese.

Con una nota dell’8 agosto 1955, il direttore dell’Archivio di Stato di Milano, Alfio Natale, consigliava di eliminarle perché non giustificate dal punto di vista storico.

Il sindaco, contrariato dal parere delle istituzioni, rispose in modo secco, quasi piccato, con una lunga lettera, sostenendo che il Comune di Almè è attraversato dalle provinciali che percorrono tutta la Val Brembana e la Valle Imagna; aggiunse anche che presto il Comune sarebbe stato interessato da un’altra strada; infatti a quel tempo si stava progettando un terzo asse viario che collegava il territorio con Dalmine. Per questi motivi, secondo il primo cittadino, la presenza delle cotisse era più che giustificata. Le motivazioni furono talmente convincenti che, alla fine, lo stemma fu concesso nella forma del progetto originario senza modifiche.

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