Azzano San Paolo

Blasonatura

Partito: il PRIMO d’argento al castello di rosso, torricellato di tre pezzi, quello centrale più elevato, merlato alla guelfa, aperto  e finestrato del campo; il SECONDO di azzurro alla figura di San Paolo, ferma su terreno al naturale.

(DPR 3/10/1956, CONCESSIONE)


Note

Il sindaco del paese, Angelo Marchesi, si rivolse allo Studio Araldico di Firenze per l’elaborazione di uno stemma ex novo dopo le infruttuose ricerche negli archivi storici.

Nel primo progetto, approvato all’unanimità dal consiglio comunale il 23 dicembre 1955, compariva il solo castello di Azzano. Si legge nel documento che — non vi è dubbio che ad Azzano fin dai secoli remoti esisteva un castello di cui del resto esiste tuttora una parte e la denominazione di una via. Notizie in merito si trovano anche nella Biblioteca Civica di Bergamo —. Il conte Alberto, figlio di Arduino III, il 20 febbraio 1083, redasse un documento nel Castello di Azzano, per il quale donò la libertà ai suoi servi…

L’Archivio di Stato di Milano diede parere favorevole; nella nota del 2 maggio 1956, redatta da Alfio Natale, si legge che — Azzano è un nome che si incontra con facilità nella toponomastica dell’Italia settentrionale —. E, caso non raro, in qualche località è ricordato una rocca o un castello… La confusione tra i due stemmi di Azzano veronese e di Azzano bergamasco è evidente. Fu suggerito di inserire la figura di san Paolo, patrono del paese nonché de- terminante del nome stesso. Il Comune, recependo i cambiamenti, nella seduta consigliare del 10 giugno, modificò il progetto originale, inserendo nello stemma partito, diviso in due parti da una linea verticale, su fondo d’azzurro, la figura del santo nella sua versione iconografica, con il libro e la spada.

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