Castione della Presolana

Blasonatura

Di rosso, al leone di argento, allumato di rosso, coronato con corona alla antica di tre punte, d’oro, sostenente con la zampa anteriore destra il castello d’oro, chiuso e finestrato di nero, merlato alla guelfa, di tre torri, la torre centrale più alta, le torri merlate di tre, il fastigio di sette, esso leone poggiante la zampa posteriore sinistra sulla montagna d’argento, con il profilo evocante il profilo della Presolana, fondata in punta.

(DPR 20/1/1998, CONCESSIONE)


Note

Lo stemma, in uso dal Comune da tempo immemorabile, ottenne la concessione nel 1998.

Nell’Archivio di Stato di Bergamo è depositata una delibera di consiglio comunale, presieduto dal sindaco Filippo Migliorati, del 20 dicembre 1953 con la quale si disponeva l’acquisto di un gonfalone per le cerimonie pubbliche. Sebbene in questo documento non si parlasse in modo esplicito di uno stemma, rimaneva sottointeso che sul drappo confezionato vi dovesse campeggiare l’emblema del Comune. Soltanto il 27 settembre 1997, dopo averlo approvato in seno al consiglio comunale, il sindaco, l’omonimo Migliorati ma di nome Angelo, chiese di approvare lo stemma nella forma dei bozzetti suggeriti dall’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due simboli raffigurati nello stemma rappresentano le caratteristiche storiche e paesaggistiche del Comune. La prima figura, il leone sostenente il castello con la zampa anteriore destra, ripresa dallo stemmario Camozzi, è l’emblema del vescovo di Bergamo Tachimbaldo, che diede origine al nome del Comune, ma è anche il tratto distintivo dei differenti rami della famiglia Castiglioni. La blasonatura è precisa e si dilunga sulle caratteristiche del castello, come il numero delle torri e dei merli alla guelfa presenti.

Il secondo elemento raffigura in maniera stilizzata la catena della Presolana, importante massiccio montuoso delle Prealpi bergamasche, ed evoca la determinante del nome del paese, concessa con regio decreto del 28 giugno 1863.

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