Cenate Sotto

Blasonatura

Troncato semipartito: il PRIMO: a) di rosso ad un leone troncato di oro e d’argento; b) d’oro ad un giglio gambuto e fogliato di due al naturale in palo; il SECONDO d’oro ad una vite al naturale con quattro pampini di verde fruttata e accollata ad un palo di nero, il tutto su campagna di verde.

(DPR 21/3/1983, CONCESSIONE)


Note

Dopo aver ricevuto l’incarico il 10 settembre 1981, lo Studio Araldico di Genova, poco dopo, il 26 settembre, si rivolse all’Archivio di Stato di Bergamo al fine di ottenere informazioni su un eventuale stemma antico del Comune.

Il 31 dicembre 1981 il direttore Mario De Grazia, confermando l’assenza di un’arma riferibile alla comunità di Cenate Sotto, diede delle indicazioni precise sui simboli che potevano apparire nello scudo. Il 5 maggio 1982 il consiglio comunale con il sindaco Bernardo Natale Biava approvò lo stemma. Il paese, feudo dei Conti Suardi, famiglia a favore dei Visconti, a seguito della confisca da parte della Repubblica di Venezia nel 1442, veniva concesso a Detesalvo Lupi, condottiero di Venezia e grande amico di Bartolomeo Colleoni, in segno di riconoscenza per l’opera militare dallo stesso svolta accanto alla Serenissima.

La relazione evidenziava altresì che le colline erano coltivate a viti che producono ottimi vini.

Lo Studio Araldico fece buon uso delle indicazioni ricevute, proponendo il leone troncato di oro e d’argento e il giglio gambuto e fogliato di due al naturale in palo, cioè con lo stelo e le foglie, raffigurato come è in realtà e messo in verticale; con i due elementi si voleva rendere omaggio rispettivamente alle famiglie Suardi e Lupi che tanta storia ebbero nelle vicende comunali.

La pianta di vite ricorda invece il maggior prodotto agricolo del suolo, che dà un vino prelibato la cui bontà si tramanda da secoli.

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