Cerete

Blasonatura

D’oro al leone di rosso; al capo di nero caricato di tre stelle d’oro ordinate in fascia.

(DPR 21/3/1972, CONCESSIONE)


Note

Le seguenti parole, riprese dai cenni storico-corografici presenti nel fascicolo sullo stemma comunale conservato all’Archivio Centrale dello Stato di Roma, danno ragione dello stemma di Cerete:

sugli architravi di alcune antiche case di proprietà comunale e sull’entrata dell’attuale palazzo comunale si vede ancor oggi scolpito uno stemma raffigurante un leone rampante e sopra di esso tre stelle. Dice la tradizione che i Ceretesi assunsero tale stemma per sancire e sottolineare la riunione delle tre borgate e per significare nel leone rampante la loro forza e determinazione nel combattere e difendersi dai nemici comuni.

Le stelle rappresentano le frazioni di Cerete Alto, Cerete Basso e Novezio. Il leone invece è ripreso dallo stemma di una delle più note e importanti rappresentanze nobiliari del paese: la famiglia Rossi, di antica origine bresciana, che trasse il proprio nome da un castello detto di Rossa di cui era in possesso. Il 21 maggio 1971, di fronte al consiglio comunale al completo, il sindaco Francesco Facchinetti adottò lo stemma in uso da tempo immemorabile come testimoniato da diverse fotografie.

Il 22 ottobre 1971 l’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonostante le evidenti prove dell’antichità dello stemma, che avrebbero suggerito un atto di riconoscimento, diede il nulla osta alla concessione, suggerendo inoltre di cambiare la foggia dello scudo secondo le normative dell’araldica civica, inscrivendo lo stemma in uno sannitico.

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