Entratico

Blasonatura

Partito semitroncato: nel PRIMO di rosso alla torre d’argento, murata, chiusa e finestrata di nero, merlata di tre alla ghibellina; nel SECONDO d’oro alla colonna di rosso, fondata sulla pianura di verde, scanalata, tozza a guisa di rocchio, cui è accollata la pianta di vite, fogliata di verde, fruttata di cinque di viola; nel TERZO d’argento alla caverna di roccia al naturale, aperta di nero, movente dal fianco sinistro, fondata sulla pianura di verde.

(DPR 12/6/1984, CONCESSIONE)


Note

Nello scudo di Entratico sono racchiuse la storia e le caratteristiche del paese.

A destra, su fondo di rosso la torre d’argento, che presenta le commettiture tra le pietre, la porta e la finestra di colore di nero, con una merlatura alla ghibellina, con i merli a guisa di coda di rondine, ricorda la struttura di roccaforte presente nel paese. La particolare posizione di Entratico ne ha condizionato le vicende storiche: il luogo, infatti, è stato per lungo tempo uno dei punti strategici più importanti nel quadro difensivo della egemone Bergamo.

A sinistra, su fondo d’oro, la colonna di rosso ricorda gli impianti di estrazione della roccia presenti nel territorio e in generale nella Val Cavallina. Le cave erano ubicate in una piccola valle a sud dell’abitato di Entratico. La vite simboleggia la presenza di vigneti e della particolare e pregiata produzione di vini della zona, comprendente Trescore Balneario, la Valcalepio e la stessa Val Cavallina.

La caverna di roccia al naturale, nell’ultima parte su fondo d’argento, è la grotta meglio conosciuta col nome di buco del Corno, profonda circa 500 metri. Nota nell’antichità, come del resto testimoniano i numerosi manufatti risalenti all’età della pietra, è oggigiorno visitabile e una grande attrazione turistica. La caverna è movente dal fianco sinistro, cioè tocca il lato sinistro dello scudo, ed è fondata, appoggiata sulla pianura di verde, la parte inferiore dello stemma.

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