Blasonatura
Troncato semipartito: nel PRIMO, di verde, a dieci fusi d’oro, posti in due fasce, cinque e cinque; nel SECONDO, di azzurro, ai tre abeti, di verde, fustati al naturale, nodriti nella pianura di verde; nel TERZO, di rosso, alla pecora d’argento, con la testa rivoltata, riposante sulla pianura di verde. sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di verde, il motto, in lettere maiuscole di nero: ANTE OMNIA HONOS.
(PDR 21/03/1997, CONCESSIONE)
Note
Divenuto Comune indipendente dopo essere stato accorpato a Castione della Presolana nel 1958, Onore è stato un centro romano del mercato della lana. Sembrerebbe infatti che l’origine del nome fosse proprio Lanorium, paese della lana, ipotesi accettata anche nell’emblema precedente, sul quale campeggiava la vecchia etimologia su una banda rossa. Sulla base delle considerazioni storiche e corografiche si è arrivati al nuovo stemma, suddiviso in diversi campi, come previsto dalla moderna araldica civica che vuole la suddivisione dello scudo in più campi per meglio disporre le figure.
Lo scudo è un troncato semipartito, suddiviso in due parti uguali da una linea orizzontale, la parte inferiore ulteriormente divisa in due da una linea verticale.
Nel campo superiore, su fondo di verde, i dieci fusi d’oro sono disposti su due fasce, in orizzontale; il fuso in araldica è la particolare pezza formata da un rombo allungato. Si vuole ricordare con questa figura gli strumenti utilizzati per la tessitura della lana. In basso a destra, su fondo d’azzurro, trovano posto tre abeti, di verde con il tronco colorato al naturale. A sinistra, su fondo di rosso, la pecora d’argento simbolo della pastorizia, praticata in passato nel territorio, e della successiva lavorazione della lana. Completa il tutto il motto ANTE OMNIA HONOS, che ha un duplice significato: di rimarcare il nome del paese e ricordare questa forte virtù che deve giornalmente accompagnare ogni azione per costruire un futuro migliore.