Blasonatura
Semipartito troncato: il PRIMO, di verde, alla lettera maiuscola A, d’oro; il SECONDO, di argento, allo zampillo d’acqua, di azzurro, uscente dalla pianura di rosso e in essa ricadente in doppio arco a destra e a sinistra; il TERZO, di azzurro, al tronco reciso di faggio, al naturale, nodrito in punta, cimato dal ramoscello di olivo, di verde, tronco e ramoscello accompagnati da quattro stelle di cinque raggi, d’oro, ordinate in palo, due a destra, due a sinistra.
(DPR 30/11/2005, CONCESSIONE)
Note
Di recente concessione, lo stemma di Algua vuole ricordare la propria identità attraverso diversi sim- boli posti in campi distinti, come è consuetudine dell’araldica civica moderna. Lo stemma, elaborato da Giovanna Begnis, pittrice della Val Brembana, fu approvato con delibera di consiglio comunale del 13 settembre 2005, presieduto dal sindaco Bruno Cimarra.
Lo stemma innanzitutto è un troncato, diviso in due parti uguali da una linea orizzontale, quella supe- riore è suddivisa a sua volta in due da una linea verticale che parte dal punto medio del lato supe- riore, semipartito.
Nel primo campo, in alto a destra, su fondo di verde, la lettera maiuscola A, d’oro è l’iniziale del Comune. A sinistra, su fondo d’argento, lo zampillo d’acqua, di azzurro ricorda le innumerevoli sorgenti naturali presenti nel territorio; la blasonatura precisa e minuziosa descrive nei particolari le sue caratteristiche, ricadente in doppio arco a destra e a sinistra. La pianura di rosso è la pezza araldica che occupa la parte inferiore del campo. Nella parte inferiore, quella più ampia, su fondo d’azzurro, sono collocati i simboli che rievocano la leggenda secondo cui nel luogo dove fu edificato il Santuario della Madonna di Perello c’era un tronco di faggio secco dal quale germogliava un ramo di ulivo. Accostate alla figura principale, infine, le quattro stelle di cinque raggi, d’oro, disposte a due a due in verticale, simboleggiano i nuclei originari del Comune: Frerola, Pagliaro, Rigosa e Sambusita.