Alzano Lombardo

Blasonatura

D’azzurro, al giglio di rosso, accompagnato nel capo da un lambello di rosso a nove punte dentate. Capo di rosso con un ramo di quercia e uno di alloro in decusse, annodati da un nastro dai colori nazionali.

(DCG 26/5/1936, RICONOSCIMENTO)


Note

Le fonti che attestano l’antichità dello stemma di Alzano Lombardo, una volta Alzano Maggiore, sono così autorevoli a tal punto da essere usate come prova per richiederne il riconoscimento; l’emblema infatti è effigiato negli stemmari del capitano Michele Pagano del 1624 e del Camozzi del 1888. Nella delibera della giunta municipale del 9 luglio 1934, presieduta dal podestà Ettore Pesenti, si legge: — ritenuta la necessità di promuovere il ricono- scimento dello stemma del Comune da parte della competente Commissione Araldica e visto l’estratto dello stemmario redatto dalla civica biblioteca di Bergamo, dal quale risulta che lo stemma della Comunità di Alzano è formato da un giglio rosso sormontato da un lambello con le punte rivoltate in basso in campo azzurro —.

Il lambello di rosso a nove punte dentate, altrimenti detto pettine, secondo alcune interpretazioni allude alla lavorazione della lana; associato al giglio  di rosso, però, denota l’impronta dell’assetto politico di Alzano, riferendosi alla fedeltà guelfa professata dal paese. L’accostamento dei due simboli in un unicum distintivo mette in risalto due delle più note e potenti rappresentanze del guelfismo medioevale: Firenze, richiamata dal caratteristico giglio, e gli Angiò, nel cui scudo l’elemento principale era proprio il lambello. Lo stemma, di cui si richiedeva il riconoscimento, differiva però da quello storico per due particolarità: il giglio era sostenuto da una mano e il lambello possedeva soltanto cinque punte.

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