Bolgare

Blasonatura

Semipartito troncato: nel PRIMO di rosso; nel SECONDO d’oro; nel TERZO di nero.

(DPR 13/3/1989, CONCESSIONE)


Note

Lo stemma di Bolgare fu concesso per ben due volte: con un regio decreto del 1937 e nel 1989. La decisione di richiedere una nuova approvazione si fondava sull’esigenza di riportare lo stemma alla sua forma originale.

Lo si ritrova negli stemmari del capitano Michele Pagano del 1624, del Camozzi del 1888 e in un codice di un anonimo del 1596 conservato alla Biblioteca Civica di Bergamo dal titolo altisonante, Armi ovvero insegne di tutti li nobili della magnifica e illustrissima città di Venezia, contraddistinto dalla dicitura Bolgher. Il bibliotecario Giuseppe Locatelli, in una nota del 21 dicembre 1928, pur non avendo dubbi che si riferisse proprio a Bolgare, non era sicuro che appartenesse alla comunità o alla famiglia da Bolgare, a maggior ragione che nel paese risiedeva un ramo della famiglia Terzi, anticamente possessore di gran parte del territorio comunale, che aveva uno stemma simile.

La Commissione Araldica Lombarda, il 13 novembre 1928, espresse un parere positivo, suggerendo di invertire i colori nella parte superiore dello stemma per evitare di ledere dei diritti nobiliari. Il commissario aggiunto del re, Luigi Rangoni Macchiavelli, con una nota del 13 gennaio 1931 stravolse però lo stemma, così che nella parte alta trovarono spazio gli smalti nero e d’oro e in quella bassa solo il rosso. Nel 1988 il Comune di Bolgare decise di correggere lo stemma. In quello approvato, furono invertiti solo gli smalti d’oro e di rosso presenti nella parte superiore.

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