Bonate Sotto

Blasonatura

D’argento, al profilo dei ruderi della chiesa di Santa Giulia, fondato su campagna di verde.

(DPR 19/5/1954, CONCESSIONE)


Note

La chiesa di Santa Giulia è il monumento più importante e antico del paese. Secondo la tradizione, smentita però da alcuni documenti, il tempio fu eretto in onore alla regina Teodolinda, moglie di Autari, re dei Longobardi.

Nella prima versione del bozzetto, elaborato dal lo Studio Araldico di Genova, su fondo d’azzurro era raffigurata la facciata della chiesa, diroccata su un lato addestrata da una torre campanaria. Questo stemma fu approvato nella seduta del consiglio comunale del 23 maggio 1949 dal sindaco Giuseppe Sangalli.

Il direttore dell’Archivio di Stato di Milano, Guido Manganelli, il 23 maggio 1953, suggerì di trarre le fattezze della chiesa da un’immagine dello storico Mario Lupi, presente nel suo Codex Diplomaticus Civitatis et Ecclesiae Bergomatis del 1784 dal titolo Prospectus interior et exterior nobilioris partis templi S. Iuli(a)e, che riproduceva in maniera perfetta i ruderi dell’abside della suddetta chiesa.

Dopo vari scambi epistolari tra il neosindaco Francesco Beretta e il direttore, fu deciso che l’abside, vista dal suo interno, era la porzione più significativa. Lo stemma nella sua versione attuale fu approvato con seduta consigliare del 12 novembre 1953. Su fondo d’argento, la figura principale che occupa quasi interamente lo scudo è il profilo dei ruderi della chiesa di Santa Giulia. La blasonatura non aggiunge particolari araldici, limitandosi ad indicare che il profilo è fondato su campagna di verde, pezza araldica che occupa la parte inferiore.

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