Cividate al Piano

Blasonatura

D’oro, al castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa ed aperto di nero, fondato su pianura erbosa al naturale.

(DPR 6/10/1953, CONCESSIONE)


Note

Lo stemma civico, ideato e progettato dallo Studio Araldico di Genova, a cui era stato dato incarico, fu approvato nella seduta del consiglio comunale del 2 ottobre 1949.

Il progetto originale era un partito: nella prima metà, a destra, su fondo d’oro trovava posto il castello; a sinistra, su fondo di rosso, invece, uno scaglione d’argento, per ricordare l’importante strada che collega Soncino in provincia di Cremona con Bergamo, passante per il paese.

Dalla delibera si legge che — premesso che i colori d’oro e di rosso alludono all’arma del capoluogo di provincia, che il castello al centro dello scudo ricorda quello medievale, tutt’ora esistente, e che ebbe notevole importanza ai tempi delle lotte tra guelfi e ghibellini, che lo scaglione d’argento simboleggia l’importante arteria stradale che da Cividate al Piano conduce a Bergamo e a Soncino, in provincia di Cremona, l’assemblea all’unanimità, con voti palesi per alzata di mano, espressi nei termini di legge, delibera di adottare lo stemma comunale.

Il 31 ottobre 1950 il sindaco Vittorio Cavati inviò l’istanza di concessione all’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri che espresse parere positivo solo per la prima figura. La figura dello scaglione poteva essere inserita in molti altri comuni che si trovano nelle stesse condizioni di Cividate al Piano. Suggerì invece, dal momento che il nome del Comune era composto dalla determinante AL PIANO, di fondare, appoggiare, il castello su una pianura erbosa.

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