Grumello del Monte

Blasonatura

D’azzurro, alla torre d’argento aperta e finestrata nel campo; col capo di rosso, al leone nascente d’oro.

(RD 2/6/1927, CONCESSIONE)


Note

Uno dei primi stemmi ad essere stato concesso nella provincia di Bergamo, quello di Grumello al Monte vuole essere un omaggio alla famiglia feudataria del luogo, i Calepio, che furono possidenti di questa terra fino al XVIII secolo.

Proposto e ideato da Ernesto Suardo, insigne ingegnere e progettista di palazzi e monumenti, tra cui quello ai caduti del paese, che sarebbe diventato pochi anni dopo podestà del Comune di Bergamo, fu adottato il 10 agosto 1926 dal commissario prefettizio Antonio Ghirardini, con propria determina, dopo aver formulato rispettosa richiesta di concessione con apposita istanza.

A dire il vero, furono due i bozzetti proposti. Il primo scudo era completato da un castello e dal capo di rosso, pezza araldica posta nella parte superiore, caricante un leone: tale figura alludeva alla famiglia dei Calepio e alle proprie origini ricordando la propria storia; nel secondo trovavano posto dei grappoli d’uva attorcigliati a un albero di gelso, piantato su una collina, a memoria delle maggiori colture del paese; nella parte alta doveva trovare posto l’emblema dei Savoia o della città di Bergamo.

L’amministrazione, pur avanzando contemporaneamente i due progetti, espresse la propria preferenza per il primo.

Il 23 ottobre 1926 la Commissione Araldica Lombarda diede il nulla osta per il primo progetto come auspicato dal commissario prefettizio, per maggior appropriatezza storica rispetto al secondo bozzetto.

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