Nembro

Blasonatura

D’argento, ai tre monti, di verde, fondati in punta, sostenenti il leone rampante di rosso, tenente con la destra una spada d’oro.

(DPR 5/2/1988, CONCESSIONE)


Note

L’antico stemma di Nembro è raffigurato nello stemmario Gabinetto e nello stemmario Camozzi del 1888, entrambi conservati alla Biblioteca Civica di Bergamo. Dopo approvazione nella seduta del consiglio comunale del 29 luglio, alla presenza del sindaco Dino Corti, lo stemma ricevette un parere negativo dalla Commissione Araldica Lombarda il 18 giugno 1941 per mancanza di prove attestanti l’antichità dell’emblema. Purtroppo, la pratica non ebbe seguito a causa degli eventi bellici che seguirono in quegli anni. Si dovette arrivare alla seconda metà degli anni Ottanta, quando l’amministrazione, dopo aver chiesto informazioni sul proprio stemma il 14 novembre 1986, con grande stupore scoprì che gli emblemi civici non erano ancora stati concessi. Così, con delibera del 3 luglio 1987 del consiglio comunale, presieduto dal sindaco Attilio Bertocchi, fu approvato nuovamente lo stemma. L’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri consigliò di cambiare lo smalto della spada in oro perché il colore dell’acciaio si sarebbe confuso con il sottostante d’argento. Fu proposta la concessione anziché il riconoscimento perché non erano state fatte pervenire le prove dell’antichità dello stemma.

Su fondo d’argento, i tre monti, di verde ricordano le caratteristiche geografiche del paese; il leone rampante, in genere simbolo di possesso e di feudalità delle proprie terre, confermerebbe questo significato anche in considerazione della spada d’oro trattenuta nella zampa anteriore destra.

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