Osio Sopra

Blasonatura

Troncato: nel PRIMO, di rosso, alla fibula d’oro, con la convessità verso il capo, accompagnata da due anelli dello stesso, il tutto ordinato in fascia; nel SECONDO, d’argento, al gelso al naturale.

(DPR 18/3/1985, CONCESSIONE)


Note

Nel 1939 ci furono i primi contatti con lo Studio Araldico di Genova per la progettazione di uno stemma comunale, il tutto s’interruppe per il susseguirsi dei fatti di guerra.

Dopo trent’anni il 25 ottobre del 1969, con delibera di consiglio comunale presieduto dal sindaco Giacomo Chigioni, fu approvato lo stemma attuale. Nel bozzetto comparivano su fondo di rosso la fibula d’oro, rinvenuta nel territorio, risalente all’età del bronzo secondo lo storico Bortolo Belotti, autore

della Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, delle stelle e un bue accanto ad una pianta di lino, come elementi specifici del paese. L’istanza di concessione si bloccò nuovamente per il mancato nulla osta da parte dell’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il procedimento amministrativo si riavviò quando il nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Bergamo Mario De Grazia, in risposta ad una specifica richiesta dello Studio Araldico di Genova del 18 gennaio 1984, ritenne che l’emblema cittadino doveva includere dei chiari riferimenti storici e geografici del territorio.

Il definitivo stemma fu approvato dal primo sindaco donna del Comune, Carla Groppi.

L’attuale stemma è un troncato, diviso in due parti da una linea orizzontale, nel quale, nella parte superiore, trova posto la già menzionata fibula d’oro, accostata a due anelli, anch’essi ritrovati nel territorio; nella seconda, quella inferiore, su fondo d’argento, una pianta di gelso a ricordo della coltura di questo arbusto.

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