Ponte Nossa

Blasonatura

D’azzurro, al ponte di un solo arco d’oro, mattonato di nero, attraversante un torrente al naturale ed accompagnato in capo da una stella di cinque raggi d’oro.

(DPR 16/2/1976, CONCESSIONE)


Note

Il 16 giugno 1926 il podestà di Ponte Nossa, di Parre e Premolo, Mario Bassanelli, scrisse una lettera all’onorevole Giacomo Suardo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, chiedendo un parere sullo stemma usato dal Comune dal 1903.

Lo stemma portava effigiato un ponte, da cui il paese trae il proprio nome, e un coccodrillo nella parte superiore, a ricordo di un esemplare imbalsamato che si trova conservato nel Santuario della Madonna delle Lacrime; secondo alcune leggende popolari infestava le acque del Serio; dopo averlo catturato alcuni cittadini lo portarono al santuario in segno di ringraziamento alla Madonna.

Il Suardo rispose con una nota del 22 settembre, vergata a mano, con una scrittura pomposa, piena di fronzoli, sconsigliando di inserire il coccodrillo nella parte alta dello scudo; il capo, di solito, è una pezza araldica importante usata per una concessione o come segno distintivo di appartenenza feudale; così il podestà, con propria delibera del 25 settembre 1926, decise di adottare lo stemma di Ponte Nossa dopo aver apportato delle modifiche. Al posto del simpatico animale imbalsamato fu inserita la stella, segno di devozione mariana. La Commissione Araldica Lombarda il 23 ottobre 1926 approvò lo stemma.

Anche il commissario aggiunto del re, Luigi Rangoni Macchiavelli, il 2 novembre 1926 accolse l’istanza del podestà e predispose il regio decreto di concessione.

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