Predore

Blasonatura

Inquartato: nel PRIMO e QUARTO d’azzurro all’arco cordato, teso e incoccato d’argento; nel SECONDO e TERZO d’argento alla torre al naturale mattonata di nero, finestrata del campo e merlata di due alla guelfa.

(DPR 16/10/1954, CONCESSIONE)


Note

Il primo progetto deliberato dal consiglio comunale del 2 settembre 1950, con a capo il sindaco Lorenzo Franceschini, prevedeva che nello stemma diviso in quattro parti da una croce di rosso, dedicata a san Giovanni, fossero inseriti l’ancora d’oro, simbolo della tradizione marinaresca del paese affacciato sul Lago di Iseo, la mezza torre a ricordo delle vicende feudali, la stella d’argento come segno di fedeltà alla Patria e un ramoscello di ulivo per alludere alla pace e alla produzione agricola tipica del luogo. Il direttore dell’Archivio di Stato di Milano, con la relazione del 26 luglio 1952, stroncò il progetto perché ideato senza alcuna competenza in materia araldica. Suggerì inoltre di togliere gli oggetti e inserire la figura di una stazione militare romana, praetorium, desumendola, almeno nelle sue linee essenziali dalla pianta del pretorio di Lambesi, pubblicata da René Cagnat, L’armée Romaine d’Afrique…

Il sindaco Franceschini, il 16 ottobre 1952, contestò i suggerimenti, affermando che Predore trova conferma nella radice praeda, bottino. Lasciò solo la torre e il ramoscello d’ulivo. L’Ufficio Araldico suggerì invece di inserire nei quadranti vuoti l’arco con la freccia per ricordare l’etimologia del nome. Non fu concessa la croce di rosso perché non fu rinvenuto l’atto di sottomissione fatto da Predore al duca di Milano nel 1432.

Così, il 4 giugno 1954 il sindaco, riconoscendo la difficoltà nel reperire il documento, accettò lo stemma semplificato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto