Schilpario

Blasonatura

D’azzurro ai tre abeti al naturale, nodriti su campagna di verde; dietro il tronco centrale un orso d’oro fermo. Sotto lo scudo su lista d’azzurro con le estremità bifide il motto in caratteri maiuscoli romani d’argento TUTUS IN SILVIS.

(DPR 28/4/1976, CONCESSIONE)


Note

Nel 1976, il 16 febbraio, durante la seduta del consiglio comunale fu approvato lo stemma civico.

Non fu difficile individuarne uno perché il piccolo nucleo di Schilpario lo usava già da molto tempo ed era ripreso proprio da quello antico appartenente a tutta la Valle di Scalve, concesso con un regio decreto del 30 gennaio 1890 e raffigurato anche nello stemmario del Camozzi del 1888.

E

Fu il sindaco Mario May ad illustrarne le caratteristiche a tutta l’assemblea riunitasi nel palazzo comunale; dopo aver descritto lo stemma della Valle di Scalve, spiegò l’emblema comunale, sostanzialmente identico negli oggetti ma diverso soltanto per piccoli particolari.

I tre abeti al naturale, con i colori che avrebbe- ro nella realtà, nodriti su campagna di verde, con le radici nella sottostante pezza araldica, sono l’elemento caratteristico dell’ambiente alpino e paesaggistico del paese. I boschi di conifere che ammantano il territorio coprono interamente il territorio di Schilpario.

L’orso d’oro fermo, con le quattro zampe appoggiate nel terreno come se dovesse attraversare lo scudo, seminascosto dietro l’albero centrale, è l’altro elemento peculiare di questo stemma e di tutta la comunità montana di Scalve. Il plantigrado, ben protetto e sicuro nel folto bosco in cui si nasconde, è richiamato anche nel motto impresso in caratteri maiuscoli romani d’argento: TUTUS IN SILVIS, protetto nei boschi.

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