Torre Boldone

Blasonatura

Troncato: nel PRIMO trinciato: a) d’azzurro al colombo d’argento, imbeccato e membrato di rosso, coronato d’oro alla base del collo; b) d’argento pieno; nel SECONDO di rosso alla torre murata al naturale, merlata alla ghibellina, aperta e finestrata, accostata ai lati dalle lettere S.M.

(DPR 25/10/1950, CONCESSIONE)


Note

Gli abitanti di Torre Boldone erano conosciuti col soprannome di angadùr de Tor, i vangatori di Tor- re. Il Comune tuttavia possedeva un proprio emblema, raffigurato nello stemmario Gabinetto, da cui il bibliotecario Giuseppe Locatelli trasse una copia autenticata.

Nel 1930, con propria delibera del 26 dicembre, il podestà Giuseppe Lussana approvò lo stemma che univa l’emblema della famiglia Boldù, una colomba coronata alla base del collo, e una torre merlata alla ghibellina, come elemento parlante richiamante il nome del paese, nonostante Torre Boldone fosse stato sempre di fede guelfa.

Sebbene la famiglia veneziana fosse emigrata nel- la bergamasca nel XV secolo, non sembra che vi avesse mai abitato in paese; l’assonanza del nome boldone — in bergamasco boldù — ha portato con molta probabilità ad inserire l’insegna nobiliare.

Il progetto non fu accolto dalla Commissione Aral- dica Lombarda, riunitasi il 28 maggio 1931 presso l’Archivio di Stato di Milano, poiché nello stemmario Cremosano vi sono raffigurati ben cinque emblemi diversi riferibili alla famiglia.

Nel 1948, un nuovo progetto, affidato allo Studio Araldico di Genova, presentava gli elementi del vecchio emblema con delle variazioni e l’aggiunta delle lettere SM a ricordo del patrono San Martino. Lo stemma fu approvato nella seduta del consiglio comunale del 19 settembre 1949, presieduto dal sindaco Attilio Moretti.

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