Zogno

Blasonatura

Di verde alla figura di San Lorenzo vestito di un camice bianco con sovrapposta la dalmatica di rosso, tenente con il braccio destro teso una graticola di ferro in palo; col capo di rosso al giglio d’oro.

(DPCM 19/12/1951, RICONOSCIMENTO)


Note

Il 6 settembre 1949, con delibera di consiglio co- munale presieduto dal sindaco Ulisse Cacciamali, fu approvato lo stemma da sempre in uso al Co- mune in una versione corretta.

Dalla metà del XIX secolo la devozione verso san Lorenzo fu particolarmente sentita dalla comunità di Zogno. Al santo si rivolsero in preghiera i suoi cittadini quando un’epidemia di colera spezzò molte vite. La sfortunata calamità li spinse a un pubblico e solenne voto: celebrare per sempre il 10 agosto nel giorno del suo martirio, come festa di precetto, la propria riconoscenza. Tale era la ve- nerazione che san Lorenzo divenne il patrono del paese.

La figura di san Lorenzo è posizionata al centro del campo, con il camice bianco con sovrapposta la dalmatica di rosso, la tunica usata in epoca ro- mana, lunga fin sotto le ginocchia con le mani- che larghe. Per ogni santo martirizzato, spesso è presente anche l’oggetto di tortura. La tradizione vuole che fu arso nel fuoco su una graticola, qui tenuta dal santo in posizione verticale. Nella parte superiore dello scudo, il capo, su fondo di rosso, trova spazio un giglio, che compare nello stemma della famiglia Sonzogni, originaria del luogo. Nei vecchi stemmari del capitano Michele Pagano e del Camozzi, il giglio era raffigurato in maniera molto approssimativa, tanto da confondersi con una co- rona all’antica a tre punte, cioè semplice senza altri ornamenti, figura presente nello stemma di Zogno agli inizi del Novecento.

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