Calusco d’Adda

Blasonatura

Di rosso, al castello torricellato di due, merlato d’argento, aperto e finestrato del campo, murato di nero, al leone d’oro, nascente dal centro del castello, e tenente con la destra una spada dello stesso.

(RD 18/7/1930, CONCESSIONE)


Note

L’emblema, approvato dal consiglio comunale il 16 gennaio 1954 e dal sindaco Luigi Airoldi, ricorda gli aspetti storici e geografici del paese: il castello, di cui rimangono pochi ruderi, con una torre, purtroppo demolita nel 1958, che faceva parte di un robusto sistema difensivo, essendo la zona teatro di numerose battaglie tra guelfi e ghibellini, e il fiume Adda le cui rive lambiscono il territorio.

Nella relazione si legge che: — il progetto araldico di questo comune ricorda il castello del paese attorno al quale si svolsero i fatti storici di Calusco d’Adda. Nella banda d’azzurro si rammenta il fiume Adda, che completa il nome del paese. Infine nei colori d’oro e di rosso del fondo si allude all’impresa dell’arma colleonesca.

Lo stemma ricevette il parere positivo dell’Archivio di Stato di Milano, con una nota del 23 ottobre 1956; per ragioni prettamente araldiche, l’ente propose soltanto di ridisegnare la banda d’azzurro con delle curvature, trasformandola in una ondata. Il suggerimento fu accolto anche dal capo di gabinetto dell’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che predispose il decreto di concessione dello stemma del paese.

Nello scudo partito di oro e di rosso, la figura principale è la banda ondata d’azzurro, con delle sinuosità come se fossero delle onde.

Il castello d’argento possiede una torre centrale, una merlatura alla guelfa, i cui merli sono disegnati come dei piccoli rettangoli, una porta e una finestra.

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