Casirate d’Adda

Blasonatura

D’azzurro, all’olmo al naturale radicato su campagna di verde ed accostato in capo da tre api d’oro dal volo spiegato ordinate in fascia.

(DPR 18/6/1963, CONCESSIONE)


Note

Non avendo uno stemma proprio, il Comune decise di adottarne uno, attingendo dalla propria storia e dalle caratteristiche principali del paese. Dopo aver preso visione dei bozzetti disegnati dallo Studio Araldico di Genova, il consiglio comunale con il sindaco Ernando Sacchi, riunitosi in data 14 gennaio 1962, all’unanimità approvò lo stemma attuale. Si legge nei cenni storico-corografici che — il progetto araldico vuole significare nell’albero di olmo la beneficenza e l’amor del prossimo. Le tre api simboleggiano l’industria locale che la laboriosità dei cittadini seppero rendere fiorente.

Nonostante le imprecisioni e le espressioni di dubbia esattezza riscontrate nella relazione redatta dallo Studio Araldico di Genova, il direttore dell’Archivio di Stato di Bergamo, Nicola Raponi, con una lettera del 29 maggio 1963 espresse parere positivo per l’originalità del disegno e delle figure presenti nello scudo.

La figura principale su fondo d’azzurro è l’olmo al naturale, con i colori che avrebbe nella realtà, le cui caratteristiche sono descritte nella blasonatura ufficiale del decreto di concessione: radicato, che non presenta le radici ma è ben piantato nella campagna di verde, la pezza onorevole che si trova nella parte inferiore dello scudo.

Le tre api d’oro dal volo spiegato, le altre figure che accompagnano la principale nella parte alta dello scudo, il capo, hanno le ali aperte, come se stessero volando, e sono disposte in orizzontale, secondo la pezza della fascia.

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