Isso

Blasonatura

Di rosso, alle due spade decussate, di argento, guarnite d’oro, le punte all’insù, la spada in banda attraversante; al capo partito di verde e di azzurro.

(DPR 18/1/2006, CONCESSIONE)


Note

Con propria delibera del 12 febbraio 1943, il podestà Pietro Soliveri adottò lo stemma predisposto dallo Studio Araldico di Genova.

Leggendo la relazione storico–corografica allegata alla documentazione, si leggono le seguenti motivazioni: — le due spade decussate, di argento alludono alle numerose battaglie combattute sul territorio già all’epoca del Sacro Romano Impero quando il borgo di Isso fu assegnato alla diocesi di Brescia, per non parlare delle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini; invece il campo di rosso, a conferma degli scontri, simboleggia il sangue versato dai suoi abitanti in strenua difesa del proprio territorio.

Questo primo stemma, timbrato dal capo del littorio, una pezza contenente un fascio littorio come previsto dalla normativa allora in vigore, non ebbe seguito a causa delle vicende belliche. Fu ripreso molti anni dopo, nel 2005 quando, con delibera di consiglio comunale del 28 aprile, la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giampietro Boieri, decise di riproporre il vecchio stemma con le necessarie modifiche suggerite dall’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il capo, la parte alta dello scudo, fu mantenuto ma venne diviso in due campi distinti da una linea verticale: a destra, lo smalto di verde allude al territorio prevalentemente rurale, a sinistra, il fondo d’azzurro vuole ricordare la presenza di numerosi fontanili e il ricco bacino idrico.

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