Vigano San Martino

Blasonatura

Partito semitroncato: nel PRIMO, di porpora, alla torre d’oro, chiusa, finestrata di uno e murata di nero, merlata alla guelfa; nel SECONDO, di argento, alla croce latina, di rosso; nel TERZO, di azzurro, alla ascia preistorica, posta in banda, con la lama di bronzo legata con correggia di cuoio al manico di legno, il tutto al naturale.

(DPR 27/10/1994, CONCESSIONE)


Note

Di recente concessione, nella prima metà degli anni Novanta del secolo scorso, lo stemma del paese raccoglie dentro di sé la propria storia.

Lo scudo è un partito, diviso in due da una linea verticale che parte dal punto medio del lato superiore per passare dalla punta; la seconda parte è ulteriormente suddivisa da una linea orizzontale, semitroncato.

A destra, su fondo di porpora, smalto inusuale, la torre d’oro ricorda il borgo stesso e i ruderi di una roccaforte inglobati in parte nelle abitazioni; presenta una porta, una finestra, delle commettiture di nero ed è caratterizzata da una merlatura alla guelfa, i cui merli sono disegnati come se fossero dei rettangoli. In alto a sinistra, su fondo d’argento, la croce latina, di rosso, quella particolare croce il cui braccio orizzontale è più piccolo e in alto, vuole ricordare la presenza di numerosi luoghi di culto e di chiese presenti nel territorio.

Sempre a sinistra, però in basso, su fondo d’azzurro, l’ascia preistorica simboleggia l’antichità degli insediamenti in quest’area, confermata da recenti scavi archeologici, che hanno permesso di ritrovare sul declivio nei pressi di una sella che conduce al Monte Pranza un’officina litica preistorica di ipotetica frequentazione stagionale. In una grotta a ovest del Buco del Corno, già noto per l’esistenza di un deposito del Paleolitico medio, si è rinvenuta una splendida ascia levigata; è questo un ritrovamento che gli esperti considerano di notevole interesse scientifico.

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