Lurano

Blasonatura

D’argento a due torri di rosso, merlate alla guelfa, aperte e finestrate del campo, fondate su due monti di verde al naturale.

(DPR 18/6/1952, CONCESSIONE)


Note

Lo stemma di Lurano, proposto dallo Studio Araldico di Genova dopo che infruttuose ricerche presso gli archivi storici di Bergamo e di Milano avevano escluso la presenza di un antico emblema, fu approvato con delibera di giunta municipale del 4 settembre 1949 dal sindaco Giovanni Ceruti.

Le motivazioni delle figure proposte si trovano nella relazione storico–corografica piuttosto esigua e superficiale: — dobbiamo ritenere che il borgo di Lurano abbia una certa antichità anche per la presenza di due vetuste torri che ancora oggi si vedono e che furono, come molte volte abbiamo riscontrato, i luoghi di armati in sorveglianza dei tronchi stradali per la difesa dei viandanti e dei trasporti. Il progetto araldico trae da quanto premesso e blasona due torri su due monti verdi per caratterizzare l’andamento collinoso del terreno.

Su fondo di argento, le figure principali sono le due torri di rosso, rappresentate con la merlatura alla guelfa, con i merli disegnati come dei piccoli rettangoli, e con una porta e una finestra dalle quali si intravvede lo smalto del campo sottostante. Ricordano anche il castello di Lurano costruito nel corso del XIII secolo, che caratterizzò la vita del borgo per parecchio tempo: questo maniero aveva funzioni difensive e di residenza della famiglia dei Secco–Suardo. I monti di verde al naturale, sui quali sono fondate le torri, non sono raffigurati con le caratteristiche araldiche ma come si presenterebbero nella realtà.

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