Mezzoldo

Blasonatura

Troncato: il PRIMO di rosso a tre stelle d’oro, raggiate di sei, poste 1, 2; il SECONDO d’azzurro, a tre api d’oro, poste 2, 1.

(DPR 28/10/1962, CONCESSIONE)


Note

In un primo progetto studiato e ideato dallo Studio Araldico di Genova, compariva su fondo d’azzurro un generico castello, torricellato di un pezzo centrale e merlato alla guelfa, a ricordo del fortilizio edificatovi nell’età di mezzo a difesa dei terrazzani esposti a rappresaglie di principi e potentati.

A parte la non chiara motivazione scritta nei cenni storico–corografici allegati all’istanza di concessione dell’agosto 1952 firmata dal sindaco Battista Saltarelli, il progetto non fu nemmeno portato all’attenzione del consiglio comunale per una sua approvazione.

Dieci anni più tardi la nuova amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Salvini, con delibera del 21 luglio 1961, adottò lo stemma attuale, creato sempre dallo Studio Araldico di Genova, dopo aver cambiato completamente scudo inserendovi diverse figure.

Il direttore dell’Archivio di Stato di Milano Alfio Natale, con nota del 26 marzo 1962, espresse un parere positivo. Lo stemma troncato, diviso in due campi da una linea orizzontale, ospita in quello superiore, su fondo di rosso, le tre stelle d’oro, a rappresentante i tre nuclei fondamentali che costituiscono il paese; le sei punte indicano il centro e le cinque frazioni.

Nella parte inferiore, su fondo d’azzurro, le tre api d’oro simboleggiano la laboriosità dei suoi abitanti e gli stabilimenti industriali che a poco a poco nacquero in Mezzoldo, nel cui territorio si trovano abbondanti giacimenti di ferro spatico.

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